Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, domani la discussione del DPCM in CDM

È pronto il nuovo decreto che ridefinisce l’assetto istituzionale e i ruoli in materia di cybersecurity nazionale

Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, domani la discussione del DPCM in CDM

Condividi sui social

Risale al 2013 la richiesta da parte della NATO e dell’UE nei confronti dell’Italia di dotarsi di uno strumento efficace per aggiornare la protezione dei sevizi informatici emessi dalla pubblica amministrazione e dalle aziende che collaborano con lo stato.
 

La richiesta è stata formulata sulla base del gap esistente tra l’Italia e il resto del mondo, che grazie ad altre iniziative intraprese è stato comunque abbassato, nonostante l’apparato burocratico soffrisse ancora di alcune lacune.
 

Nasce da qui l’esigenza di istituire la Acn (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ed è stata istituita grazie ad un decreto-legge apposito. Nella bozza, che sarà molto probabilmente discussa in CDM domani, sono contenute informazioni tecniche sugli obiettivi che dovranno essere perseguiti dalla nuova realtà e quale sarà effettivamente il suo funzionamento, nonché la sua struttura.
 

ll DPCM risale al 17 febbraio 2017 e determina una nuova architettura istituzionale preposta alla tutela della sicurezza nazionale relativamente alle infrastrutture critiche materiali e immateriali, con particolare riguardo alla protezione cibernetica e alla sicurezza informatica nazionale.
 

L’aspetto innovato introdotto dal DPCM del 17 febbraio 20217 è sicuramente quello che conferisce al DIS Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza un ruolo centrale nel settore della sicurezza cibernetica. Nei fatti il DIS ha assunto un ruolo di collante tra il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR), la pubblica amministrazione e il settore privato.
 

In particolare, è il Direttore Generale del DIS che ha il compito di promuovere l’adozione di iniziative e misure volte ad innalzare i livelli di sicurezza cibernetica per prevenire il verificarsi di crisi cibernetiche a livello nazionale.
 

Anche il Nucleo Sicurezza Cibernetica, inizialmente presente nell’Ufficio del Consigliere Militare è transitato nel DIS assumendo nuove e importanti responsabilità in ambito di cybersecurity. Nello specifico, il NSC avrà secondo la nuova riforma il compito di coordinare tutti gli attori che intervengono nella materia cybersecurity, e nella prevenzione di crisi cibernetiche.

 



TAGS


Condividi sui social

Articoli correlati