Mercato del Cloud in Italia: cresce del 21% nel 2020

Il Cloud cresce in Italia, ma serve renderlo uno strumento onnipresente nelle future strategie digitali

Mercato del Cloud in Italia: cresce del 21% nel 2020

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Oggi il mercato del Cloud vale ben 3,34 miliardi di euro e ha registrato nel 2020 una crescita del 21%. Ad affermarlo sono i dati dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, che hanno dimostrato come la pandemia da Covid-19 abbia decisamente accelerato il processo di trasformazione digitale delle PMI.

 

I risultati della ricerca dimostrano come le aziende abbiamo deciso di avvalersi di numerosi servizi “as a service”, senza dover ricorrere ad infrastrutture proprie: secondo i dati l'11% delle grandi imprese non ha più datacenter di proprietà.

 

Nel periodo recente, infatti, molte aziende si sono avvicinate al cloud come spiega Marco Pasculli, Managing Director di NFON: “La pandemia e il lockdown hanno spostato in avanti il calendario delle aziende: negli ultimi sei mesi, infatti, molte aziende si sono finalmente approcciate al Cloud e hanno avuto la possibilità di valutarne gli effettivi benefici e vantaggi. Un trend che credo sia destinato a durare nel tempo, sia perché le compagnie che hanno ora adottato il Cloud non torneranno indietro, sia perché dovremo convivere con la pandemia ancora per diversi mesi”.

 

Secondo dati dell’Osservatorio per il 43% delle piccole e medie imprese che utilizzano servizi in cloud il Cloud costituisce il modello di sourcing preferenziale per tutte le nuove iniziative. E non solo, perché il 18% la ritiene una strategia obbligata.

 

La necessità di ripensare il Cloud come elemento centrale di ogni strategia digitale

 

Tuttavia, è indispensabile che l’adozione al Cloud non rimanga un qualcosa di circoscritto al periodo emergenziale che tutte le aziende stanno affrontando. Si rende quindi necessaria una visione a lungo termine che serva a rendere il Clould uno strumento cardine per le strategie digitali delle aziende.  

 

Queste le parole di Stefano Mainetti, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformation: “Per cogliere a pieno i benefici di agilità e innovazione che il Cloud può offrire è necessario, sia per quanto riguarda la domanda che per quanto riguarda l’offerta, tramutare la consapevolezza costruita come risposta all’emergenza in una visione di medio-lungo termine che ponga il digitale al centro e riconosca il Cloud come leva chiave per rendere l’organizzazione pronta a trasformarsi.”

 

Le imprese devono vincere i pregiudizi, adottando un nuovo modo di pensare e agire in azienda incentrato sulla digitalizzazione dei processi. Il Managing Director di NFON asserisce a tal proposito: “Credo che per molte piccole e medie imprese sia necessario affrontare queste sfide: se non diventeranno digitali, faranno sempre più fatica a restare competitive sul mercato. Già prima del lockdown sotto questo aspetto le PMi erano in difficoltà proprio perché la concorrenza ormai è diventata globale. Occorre quindi che si aprano al digitale e adottino strumenti che permettano di essere molto più efficienti, ma soprattutto, non avendo in molti casi competenze interne, devono consultare i professionisti del settore per un approccio coerente al digitale”.



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